W2p vs stampa tradizionale? L’opinione di Marco Biancavilla di Minimegaprint

a cura di Dario Zocco Ramazzo

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Il Web2Print fa concorrenza agli stampatori tradizionali? Secondo Minimegaprint esiste una chiave di lettura diversa, fatta di sinergie e complementarietà  tra due canali di vendita ben differenti che se integrati possono offrire grandi opportunità.

Ce ne parla Marco Biancavilla, che dopo una lunga esperienza nella stampa tradizionale è oggi con Minimegaprint  un operatore di spicco del Web­to­print. A lui la parola!

“Io e il mio socio, Riccardo Demarinis, entrambi ingegneri, con un passato di consulenza internazionale in ambito IT, abbiamo iniziato diversi anni fa a lavorare per l’azienda della mia famiglia, DB Ingegneria dell’Immagine.  DB, presente da oltre 40 anni nel mercato della stampa serigrafica di grande formato, è riconosciuta per competenza e qualità: nel suo DNA risiede una cultura orientata al servizio e alla consulenza verso il cliente, in prevalenza grandi utenti finali, in cui ciascun progetto è studiato e finalizzato ad hoc.”    

“La nostra esperienza in azienda è stata assolutamente  gratificante: grandi progetti, grandi clienti, tecnologie al top,  ma il mercato in mutazione ci ha dato lo stimolo per affrontare nuove sfide e porci nuovi traguardi, ancora più ambiziosi. Il mondo del web esercitava su di noi un’attrazione irresistibile: l’opportunità di incrementare il business “sfruttando” l’esperienza di DB per conquistare un mercato molto più vasto, di innovare i processi, di ampliare l’offerta, di offrire nuovi servizi anche ai nostri clienti tradizionali ci ha convinto a fare il grande passo verso il Web­To­Print.”

“Presa la decisione si trattava solo di metterla in pratica, e questa è stata in assoluto la sfida più grande! Nonostante ci ritenessimo sufficientemente  preparati e avessimo un’ottima struttura alle spalle, abbiamo dovuto creare ­un’azienda nell’azienda­, richiedendo importanti investimenti in termini di tempo e risorse.”

Marco prosegue parlando della capacità trovare nuovi approdi per l’attività di stampa, diversi e orientati al web:

“Innanzitutto volevamo conferire al nuovo business un’identità propria, diversa da DB e con un preciso posizionamento  nel mondo della stampa on line. Il web to print è visto come la banalizzazione  del lavoro di stampa? Solo prodotti standard e servizi omologati? Ebbene, noi avremmo offerto il valore aggiunto.”

“Per concretizzare il nostro progetto abbiamo dovuto rivedere in chiave moderna i metodi di lavoro tradizionali, tipici della serigrafia e delle lavorazioni meccaniche, inserendoli nel contesto di un workflow automatizzato.  Abbiamo quindi creato cinque stazioni di lavoro ­ web,  customer service, pre­stampa, produzione e logistica ­ definendo per ciascuna stazione delle procedure operative ad elevato livello di informatizzazione.”

“Un esempio? Il configuratore di prodotto, un sistema che assiste il cliente nella definizione del lavoro di stampa e nel calcolo del suo prezzo in base all’applicazione  di logiche complesse. Il configuratore elabora le stesse valutazioni che gli esperti dell’area commerciale e tecnica effettuano nella fase di fattibilità di un prodotto, prendendo in esame fino a 15 parametri associati alle scelte di configurazione  del cliente, tra cui carta e plastificazione.”

“Abbiamo poi progettato un software gestionale che condensa le logiche con cui il direttore di ogni settore produttivo (piccolo formato, grande formato) a partire da un prodotto completamente configurato definisce la sequenza degli step di produzione e ne controlla l’esecuzione nei tempi richiesti dal cliente.”

“Ogni commessa è identificata da un barcode, che viene generato all’acquisizione  del file trasmesso dal cliente. Il barcode riporta tutte le caratteristiche  del prodotto scelto, le varie parti da produrre ed assemblare, e tutti i “cambi di residenza” da una stazione di lavoro all’altra, per tutto l’arco di vita del prodotto. Abbiamo dotato ogni stazione di lavoro di un totem informatico attraverso cui l’operatore verifica gli ordini. Anche il movimento del materiale, dei semilavorati, dei prodotti e degli imballi è costantemente  sotto controllo attraverso i codici a barre.”

“Il workflow è la vera “star”, che assume dignità in aggiunta alle tecnologie di stampa, che per noi sono al top: 3 Indigo per il piccolo formato, un vasto  parco macchine per il grande formato ­ dove spicca l’eccellenza qualitativa della tecnologia Durst ­  e tutti i sistemi di finishing e confezione.”

“Dopo un anno di lavoro per mettere a punto un sistema che fosse pienamente rispondente alle esigenze degli utenti web, abbiamo potuto dedicarci al valore aggiunto:  perché non sfruttare ancora una volta il know­how di DB per offrire le nobilitazioni serigrafiche sugli stampati di piccolo formato? Nessun web to print lo aveva mai fatto prima. Ci siamo fatti promotori di una cultura dell’utilizzo delle nobilitazioni per impreziosire gli stampati. Un primo step di questo percorso di “formazione” sono i video tutorial, “training on line” facilmente fruibili che accompagnano  l’utente nella preparazione del file di stampa, in modo da renderlo più “confidente” verso queste tecniche di lavorazione. E come mostrare ai potenziali clienti gli straordinari risultati che si possono ottenere applicando le nobilitazioni? Come accompagnarli  in un percorso sensoriale possibile solo con i nostri effetti tattili e visivi e le nostre essenze profumate? Il campionario delle nobilitazioni serigrafiche è un altro step di questo processo, uno strumento di lavoro che gli utenti possono richiedere gratuitamente al sito www.minimegaprint.com.”

“Un altro asset della nostra volontà di differenziazione  trova origine in una delle nostre principali expertise: la stampa di grande formato. Abbiamo deciso di arricchire la nostra offerta on line con un plus che negli anni si è dimostrato fondamentale nella stampa tradizionale: il servizio customizzato. Ed ecco la soluzione che abbiamo messo a punto: offrire alle aziende un servizio chiavi in mano per i prodotti di grande formato, con installazione e montaggio degli stampati ovunque in Italia, grazie a delle partnership con allestitori locali costruite nel tempo da DB. Questo per noi è il valore aggiunto: rendere l’esperienza di stampa sul web più raffinata, più ricca,  più umanizzata, assolutamente  più personale.”

Marco Biancavilla conclude affermando che: “Dopo un anno di attività posso dire che l’obiettivo è pienamente raggiunto: DB Ingegneria dell’Immagine e Minimegaprint  si sono integrate perfettamente.  Se Minimegaprint  è nata grazie all’esperienza di DB, quest’ultima ha beneficiato dell’innovazione  portata da Minimegaprint  nei processi organizzativi e gestionali. Il risultato è che oggi serviamo un parco clienti più ampio e diversificato, che la nostra organizzazione  è più efficiente ­ grazie alle sinergie tra stampa tradizionale e web ­ e che siamo riusciti ad incrementare il nostro business in un contesto economico non certo facile!”

 

Per maggiori informazioni:  Minimegaprint

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