La rivincita dei Cataloghi stampati. I big dell’advertising tornano sulla carta.

I Cataloghi e la stampa su carta hanno davvero le ore contate? Amazon ci dice di no! E lo fa rafforzando le sue strategie digitali, ripescando il tradizionale catalogo dei giocattoli.

Nell’era digitale siamo abituati ad essere sovraesposti al cosiddetto “advertising online“, ovvero ad ogni forma pubblicitaria veicolata dai canali digitali: internet in primis, social media in secundis. Siamo talmente digitalizzati che abbiamo dimenticato il piacere di sfogliare un bel catalogo cartaceo (ricordate quel gusto che ci dava fare le “orecchiette” alle

pagine che ci interessavano? ), di segnare con una x o un cerchio i prodotti che vorremmo ricevere in regalo o che evidenziano l’importanza di un acquisto (un mobile, una borsa firmata, un paio di scarpe). Oggi sfogliamo cataloghi online, pagine e pagine, elenchi di prodotti quasi infiniti, alla ricerca del videogioco tanto atteso da nostro figlio o del charm Pandora perfetto per il nostro bracciale o per la nostra lei.

La digitalizzazione di quasi ogni aspetto del nostro acquisto, dalla comunicazione alla pubblicità, all’esperienza di acquisto stesso, ha innescato nell’ultima decade una vera e propria rivoluzione

nell’utilizzo degli strumenti di marketing. Ora non più tangibili, materiali, ma virtuali, digitali appunto.

Si potrebbe credere che il mercato della stampa e del cartaceo sia finito, e in molti lo hanno sostenuto a torto più volte.

Le ultime tendenze ci dicono invece di stare tranquilli e tirare un gran sospiro di sollievo! I big dell’advertising e della vendita online stanno invertendo la tendenza, accompagnando sempre di più le proprie strategie commerciali da prodotti cartacei: cartoline, coupon, cataloghi. Si sta riscoprendo l’importanza di avere un oggetto, toccarlo, condividerlo, sfogliarlo, consumarlo. Ricomporre quell’esperienza che precede l’acquisto e investirla dell’impegno di tutti i nostri sensi, pensiamo al profumo di un catalogo appena stampato!

Così ha fatto Amazon per Natale. Approfittando dell’enorme vuoto lasciato dal colosso dei negozi di giocattoli Toys ‘R us in America (bancarotta e fallimento), ha saputo cavalcare l’onda che l’ha reso ormai leader indiscusso dell’acquisto di giocattoli, creando e spedendo via posta per i clienti Prime un catalogo cartaceo: “A Holiday of Play”. L’obiettivo è richiamare nei genitori quella tradizione di sfogliare e scegliere i giocattoli dal catalogo del negozio . Leit – motiv sapientemente rafforzato dal concept e visual del catalogo, che richiama nei colori e nello stile le grafiche anni ’80.

 

Il catalogo non solo suggella l’importanza dello strumento cartaceo ma lo integra perfettamente nell’impressionante campagna multimediale creata da Amazon. Il colosso ci dimostra che è possibile conciliare la carta con la multimedialità: il catalogo non riporta infatti alcun prezzo. Le immagini dei giocattoli possono essere scannerizzate con lo smartphone e linkate con la pagina di prodotto, QR code sono poi presenti per connettersi subito con l’app di Amazon. Se vi dico Wish list o Lista dei desideri a cosa pensate? Alla lista virtuale no? Vi sbagliate ancora, la lista desideri è stampata e i bambini possono divertirsi a compilarla a mano come si fa quando si scrive la lettera a Babbo Natale. In questo caso Babbo Natale è Amazon (sottile, ma non troppo, parallelismo).

Altri grandi colossi stanno intraprendendo questa strada: Ebay, Wayfair (arredamento), imprese digitali nate online stanno tornando a strumenti tradizionali. La comunicazione al giorno d’oggi deve includere diverse piattaforme per abbracciare nicchie di clienti sempre più diversificate e difficili da coinvolgere.

 

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