Le griglie d’impaginazione sono state teorizzate per la prima volta negli anni Cinquanta e da allora sono un supporto fondamentale per ogni grafico e designer.
Per prima cosa, cominciamo col capire bene di cosa si tratta: una griglia, come suggerisce il nome, è un insieme di linee guida che serve a posizionare e allineare gli oggetti nello spazio a disposizione; le griglie, dunque, non devono limitare la progettazione ma aiutare il designer a organizzare nel modo migliore contenuti, informazioni e immagini.
In quest’articolo scopriremo le diverse tipologie di griglie e capiremo meglio a cosa servono.
Le principali tipologie di griglie

La griglia, dunque, è una sorta di struttura invisibile all’interno della quale vengono posizionati gli elementi della pagina; questa struttura è composta da linee orizzontali e verticali che, a seconda del numero e della disposizione, danno origine a diverse tipologie di griglie d’impaginazione.
Ecco le più comuni:
- Griglia manoscritto > la tipologia più basica è formata semplicemente da un rettangolo che definisce i margini del documento.
- Griglia a colonne > come dice il nome: questo tipo di griglia è quella che divide lo spazio in un insieme di colonne verticali.
- Griglia modulare > in questo caso, invece, il documento viene suddiviso in rettangoli che danno indicazioni sempre più precise su dove collocare gli oggetti.
- Griglia gerarchica > più complessa ed elaborata, è come se fosse un mix di tutte le altre tipologie ed è una griglia asimmetrica, dove non è necessario che gli spazi tra i moduli siano regolari.
A cosa servono le griglie?

Storicamente le griglie d’impaginazione sono servite a impostare efficacemente i contenuti di libri, riviste, quotidiani, cartelloni e altri supporti cartacei; oggi vengono utilizzate moltissimo anche sul web, in particolare nella progettazione di siti che vengono organizzati in moduli e successivamente popolati con diverse tipologie di contenuto testuale o visivo. Le griglie dunque sono un valido aiuto nella progettazione di qualsiasi tipo di documento, cartaceo o virtuale, e assolvono ad una serie di funzioni fondamentali per ottenere un risultato gradevole dal punto di vista estetico.
Eccone alcune:
- Guidare l’utente > è proprio questa la funzione principale delle griglie, che forniscono il ritmo e la metrica di un contenuto, aiutando gli utenti a capire dove trovare le informazioni, rendendole accessibili e definendo implicitamente delle regole di fruizione.
- Definire le proporzioni > le dimensioni degli oggetti sono un segnale importante per chi guarda, che viene indirizzato in una direzione o in un’altra; il designer utilizzerà le griglie per impostare le proporzioni e dare rilievo a un determinato oggetto o ad un altro.
- Mettere in pratica la regola dei terzi > la sezione aurea è un concetto chiave per ogni designer: utilizzando le griglie si può dividere la pagina in tre parti verticali e in tre parti orizzontali (come vuole la regola dei terzi) e ottenere così 4 punti in cui le linee si incontrano; saranno quei punti dove si focalizzerà l’attenzione dello spettatore.

Queste sono solo alcune delle potenzialità delle griglie d’impaginazione, che possono supportare ogni grafico o designer in qualsiasi progetto.
