Gli adesivi per automezzi sono concepiti per veicolare un messaggio – generalmente spiritoso o arguto – e vengono di solito attaccati sul paraurti o comunque sulla parte posteriore della vettura, in modo da essere immediatamente evidenti agli occupanti delle macchine che procedono in coda. Gli adesivi per automobile hanno una storia piuttosto lunga, e risalgono almeno agli anni Cinquanta del secolo scorso, periodo durante il quale negli Stati Uniti e in altre nazioni avanzate economicamente le automobili iniziarono a diffondersi come fenomeno di massa, con le relative personalizzazioni.
Gli adesivi per automezzi possono contenere tutti i tipi di messaggi. Tipicamente fanno riferimento all’ambito umoristico, commerciale, religioso, sportivo… Possono essere concepiti per aderire a una particolare posizione politica, ideologica, etica, oppure per contrastarla. Diffusissimi sono gli adesivi per auto che esprimono l’apprezzamento per un gruppo o per un genere musicale, ma anche per una squadra sportiva o per un personaggio del cinema o dei fumetti.
Si vedono spesso anche adesivi per automezzi che segnalano l’appartenenza a un’organizzazione politica, religiosa, umanitaria, culturale. E in periodo di elezioni, soprattutto negli Stati Uniti, sono molto diffusi gli adesivi che servono a sponsorizzare la candidatura di un politico, o a contrastarla con un messaggio negativo.
Esistono poi gli adesivi per auto istituzionali. Quelli che servono, ad esempio, a indicare l’appartenenza di un veicolo a una determinata area geografica, oppure quelli che con una serie di simboli convenzionali segnalano caratteristiche particolari del veicolo o del conducente.
Dal punto di vista storico, come si è detto, gli adesivi sono stati utilizzati sin dalla diffusione delle autovetture su larga scala. In particolare, l’introduzione degli adesivi concepiti appositamente con lo scopo di essere collocati sul paraurti del veicolo (detti ‘bumper stickers’ negli USA) risalgono alla prima adozione del paraurti stesso, che avvenne con la mitica Ford Modello A nel 1927.
Una curiosità: i primi bumper stickers apparsi sulle strade americane erano ‘a bandiera’ ed erano attaccati al paraurti con dei fili. Non si trattava dunque di veri e propri adesivi, la cui introduzione si attribuisce generalmente allo stampatore di Kansas City Forest P. Gill.
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A cura di Lara Gensini