Tutte le persone che si avvicinano al mondo della stampa e della tipografia si troveranno almeno una volta a sentir parlare di stampa digitale e stampa offset: questa infatti è la divisione principale tra le macchine da stampa presenti in una grande o media tipografia, ma quali sono le differenze? Quale uso fare di una o dell’altra? La stampa digitale sta sorprendendo tutti per i suoi continui miglioramenti, mentre la stampa offset continua ad aggiornarsi grazie all’innesto di tecnologie che vengono importate dal digitale.
Stampa digitale: le caratteristiche

La stampa digitale è più recente e consente di stampare file direttamente dal computer su carta o su altri tipi di supporti, perché il processo di riproduzione non comporta un’eccessiva pressione sul foglio; in questo caso infatti sono un rullo o una testina a distribuire l’inchiostro nei punti necessari.
Ogni nuova copia viene elaborata direttamente dalla macchina perciò non è difficile modificare il documento in corso d’opera, correggendo o cambiando le impostazioni dal computer.
Rispetto alla stampa offset, se c’è la necessità di stampare meno di un migliaio di copie, i costi della stampa digitale sono più contenuti perché non richiedono la creazione di una matrice.
La stampa digitale ha inoltre un ulteriore vantaggio: è molto più veloce a livello di processo rispetto all’offset, che necessita di settaggi preliminari alla stampa e di tempistiche più lunghe per l’asciugatura dell’inchiostro.
D’altra parte, però, la stampa digitale è adatta solo per un numero limitato di tipologie di carta: quindi chi vuole servirsi di carta dallo spessore superiore a 350 gr o di carte speciali, tenderà ad affidarsi alla stampa offset.

Stampa offset: le caratteristiche

La stampa offset, a differenza di quella digitale, é impiegata sin dalla fine del XIX secolo per stampare grandi quantità di copie (almeno 500/1000), su differenti tipologie di carta.
Il documento viene riprodotto su una lastra-matrice e poi impresso sul supporto cartaceo attraverso un meccanismo di rulli e cilindri che distribuiscono l’inchiostro, nei tre colori primari, ed esercitano la pressione che serve per stampare; così si possono stampare migliaia di copie identiche e di alta qualità.
Lavorando su una quantità elevata di stampe, i costi si ammortizzano, poiché la creazione della matrice richiede una spesa che è conveniente solo per le alte tirature, mentre il costo dell’inchiostro è molto più basso.

Un aspetto da tenere presente è che, a differenza della stampa digitale, quella offset non permette di effettuare facilmente delle modifiche ai documenti da stampare, perché tale modifica richiederebbe la creazione di una nuova lastra.
Stampa digitale e stampa offset: vantaggi e svantaggi

La scelta della tipologia di stampa più adatta alle proprie necessità deriva da una serie di variabili:
- la stampa offset ha lo svantaggio della preparazione della matrice iniziale che comporta un costo più elevato rispetto al digitale e non è possibile fare modifiche sulla lastra una volta preparata. D’altra parte però i costi si stanno abbassando sempre di più e la velocità con cui si può sostituire la lastra è aumentata rispetto agli anni passati;
- un altro aspetto da tenere in considerazione riguarda il documento da mandare in stampa: se il documento che va riprodotto è definitivo e ne devono essere realizzate migliaia di copie è più conveniente stampare off-set. Quando invece si devono fare delle stampe di prova sulle quali eventualmente bisognerà apportare alcune modifiche o se la tiratura di stampa è limitata a poche centinaia di copie, la soluzione più conveniente è la stampa digitale;
- infine, per quanto riguarda il formato, la stampa offset usa un foglio grande, in cui è possibile accorpare tre loro più prodotti, in modo tale da ridurre le spese di stampa.