Nella realizzazione di un progetto grafico per la stampa uno degli elementi fondamentali è la definizione del tipo di rilegatura che avrà il prodotto finito. La rilegatura può essere a punto metallico (generalmente l’opzione più economica), a spirale metallica o plastificata e infine a brossura, in diverse tipologie a seconda delle esigenze del cliente.
Partiamo dalla rilegatura a punto metallico, che come abbiamo detto è generalmente la soluzione più semplice ed economica. Si distingue in punto metallico a sella (il più diffuso) che raggruppa i fogli in una cucitura lungo la linea di piegatura; punto metallico cosiddetto ‘a blocco’, che prevede un punto metallico sul lato superiore del prodotto di stampa, detto ‘piatto’; punto metallico ‘omega’, infine, che raggruppa i fogli tramite un anello esterno al prodotto di stampa e un sistema di cucitura analogo a quello del sistema ‘a sella’.
Nella rilegatura ‘a spirale’, invece, i singoli fogli vengono tenuti insieme per mezzo di una spirale metallica (oppure di plastica, nelle opzioni più economiche). Questo sistema ha un vantaggio fondamentale: permette di squadernare lo stampato con un’apertura a 360°. È dunque consigliato per una lettura agevole, per dispense di studio che necessitano di sottolineatura o di un accesso rapido a sezioni diverse del documento. Insomma, è una soluzione ideale per gli studenti di tutte le scolarità, anche se può essere utilizzata anche in contesti diversi.
La brossura, infine, è la forma più evoluta di rilegatura e può presentarsi in diverse forme: la confezione a brossura fresata prevede una fresatura delle segnature precedentemente assemblate, che in seguito vengono incollate alla copertina; nella brossura cucita, invece, le segnature, dopo l’assemblaggio, vengono cucite per mezzo del sistema filorefe per poi essere incollate alla copertina , quest’ultima è sicuramente la rilegatura che conferisce maggior pregio ai manufatti stampati.
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A cura di Lara Gensini