Che l’arte e il design siano ormai indissolubilmente legati al mondo delle nuove tecnologie di stampa è un dato di fatto. Il modo con cui queste forme creative prendono vita e si manifestano è tutt’ora sorprendente.
Cristina Celestino, architetto e designer italiana con una passione per il collezionismo del Novecento, ha sperimentato una nuova commistione tra stampa e arte al Weprint, evento di successo organizzato da Fujifilm Graphic Arts e NuMix Live Agency.
La designer, milanese d’adozione, ha stupito i partecipanti all’evento proponendo la stampa di alcuni disegni e motivi artistici su un materiale molto particolare, l’ardesia, o lavagna per i più. L’intento non era semplicemente scegliere un materiale carico di solidità fisica su cui stampare bensì di spostare l’attenzione sulla sua solidità concettuale, ponendo l’accento sul suo significato di utilizzo funzionale, nell’ottica di una narratività sussurata che soggiace alla scelta del materiale e che dà una personalità ed un carattere preciso al manufatto realizzato.
Anche la scelta del tema da riprodurre non è casuale: ” Ho giocato con l’invettiva di Loos contro l’ornamento e così ho fatto tatuare l’ardesia con i materiali fetticio usati dall’architetto nei suoi interni (marmo cipollino, travertino giallo per citarne alcuni) “, spiega Cristina. Chiaro è dunque il riferimento alle influenze artistiche del Novecento molto forti nel background dell’artista.
Funzionalità e decoro , strumento di lavoro e abbellimento artistico. Relazioni tra aree contestuali diverse ma che entrano in gioco grazie alla comune lavorazione, la stampa. Così una semplice lavagna diventa oggetto di design mantenendo sempre la sua funzionalità e il suo carattere intrinseco senza snaturarne l’identità. In questo contesto un semplice gessetto interagirà con tutta la sua funzionalità su quello che è un vero e proprio oggetto estetico.
A cura di Lara Gensini
