Argomento già ampiamente trattato lo so, ma la comunicazione di sè stessi non è mai cosa banale e semplice. Come si può in 8×5 cm di carta esprimere con efficacia (e sottolineo efficacia) il proprio ruolo all’interno di un’azienda e il proprio lavoro? Ma anche i valori e le potenzialità del proprio brand?
La scelta e la stampa dei biglietti da visita non possono tradursi nel mero riempimento di contenuti più o meno utili in pochi cm di carta, molto spesso e troppo spesso oserei dire mi trovo a ricevere biglietti da visita confusionari nei quali le informazioni sono sparpagliate qua e là senza criterio risultando spesso ridondanti e di difficile lettura.
E’ importante manifestare subito e con forza la vision dell’azienda rendendo chiaro ed immediato il ruolo che si ricopre all’interno di essa. E’ pensiero comune credere che un biglietto da visita austero, classico e un pò noioso (diciamoci la verità) faccia subito comprendere quanto noi o la nostra azienda sia importante.
In realtà grandi aziende possono puntare su un elemento creativo in un contesto grafico tradizionale, giocando su effetti serigrafici particolari, rilievi, lucidi , embossing, in grado di catturare subito l’attenzione e dare vero spessore alla propria comunicazione.
In Italia siamo ancora fossilizzati su due fazioni: il biglietto classico e boring e il biglietto coloratissimo e confusionario. All’estero vediamo invece tantissime idee creative che a volte stravolgono il concetto di biglietto stesso, alterandone le forme e i formati , tagliandolo, piegandolo, strappandolo. Trovo molto importante carpire nel nostro paese queste nuove tendenze cercando di aprire la mente a nuovi modi e mezzi di comunicazione per dare così nuova linfa ad uno strumento tradizionale come il biglietto da visita.
What do you think about it? Utilizzate ancora i biglietti da visita o li vorreste sostituire con qualcosa di più creativo?
A cura di Lara Gensini