Un logo corporate ben realizzato non deve essere solo un mix di stile e creatività: il suo obiettivo a lungo termine è quello di rimanere legato all’azienda anche anni dopo la sua nascita. Alcuni loghi sono diventati talmente famosi da non aver avuto bisogno di realizzare naming e pay off collegati e aziende come Nike, con il suo inimitabile “Swoosh”, sono entrate nell’immaginario collettivo delle persone con quello che per molti non è altro che un semplice simbolo.
Logo: a che cosa serve
La funzione di un logo ben riuscito è quella di veicolare le emozioni e la storia legate al brand che lo rappresenta. Per realizzarlo possono servire anche anni di studio e un team di esperti: raccontare un brand significa infatti dare uno scorcio della cultura in cui è nato e si è sviluppato, attuando un esercizio di storytelling di grandissima precisione. Un esempio è il logo di Toyota: sono serviti cinque anni di lavoro e di studio della cultura del brand e della cultura giapponese per realizzare questo logo. Sono molte le aziende che sono riuscite a realizzare piccoli capolavori che fanno parte della quotidianità delle persone: ecco una selezione dei 10 migliori loghi di sempre.
I 10 migliori loghi di sempre
Apple, 1977
Questo logo è oramai conosciuto da tutti ed è entrato a far parte della nostra quotidianità, ma chi davvero sa qual è la sua storia? Innanzitutto il suo creatore è Rob Janoff, che lo creò nel 1977 per fare un favore a Regis McKenna, suo datore di lavoro e amico di Steve Jobs. L’ispirazione gli arrivò quando un giorno andò al supermercato dove acquistò un sacchetto di mele: tornato a casa le tagliò, le dispose sul tavolo e iniziò ad osservarle. Dalle mele tagliate Janoff estrasse una semplice mela monocromatica con un morso e la sua proposta è stata presentata a Jobs. Questo logo è spesso erroneamente considerato un tributo ad Alan Turing, ma sia Janoff che la Apple negano ogni forma di omaggio.
I Love New York, 1976
I Love New York è un logo realizzato dal designer Milton Glaser nel 1976 e commissionato dal Department of Commerce di New York: l’obiettivo era quello di promuovere il turismo nella grande metropoli statunitense. Riprodotto su tantissimi poster, gadget e capi di abbigliamento, è costituito dalla lettera maiuscola I seguita dal simbolo del cuore ♥ e dalle lettere NY, acronimo di New York: il font usato è l’American Typewriter.
Nike, 1971
La Nike Inc. è nata il 25 gennaio 1967, quando Bill Bowerman, allenatore della Oregon University, e Phil Knight, studente della facoltà di Economia, crearono un marchio per importare scarpe sportive dal Giappone. Tra le tante proposte fatte dai 45 collaboratori dell’epoca, scelsero il nome Nike perché nella mitologia greca l’omonima dea simboleggiava il valore della vittoria. Ma quando fu scelto lo “Swoosh”? Il celebre baffo della Nike, risale al 1971, quando una studentessa di design, Carolyn Davidson, incontrò Knight che le chiese di realizzare un logo per la sua azienda: per questo lavoro venne pagata appena 35 dollari.
Tate Modern, 2016
Il nuovo logo della Tate Modern di Londra è stato realizzato dall’Agenzia creativa North nel 2016: l’obiettivo principale era quello di coinvolgere anche un pubblico più giovane. Questo logo, realizzato con una serie di puntini, ha rafforzato ulteriormente la brand identity del polo culturale, unendo innovazione e storia.
Chupa Chups, 1969
ll lecca-lecca Chupa Chups, inventato a Barcellona nel 1958 dallo spagnolo Enric Bernat, è un classico del food design: l’autore del suo logo è il celebre artista surrealista Salvador Dalì. Durante un normalissimo giorno del 1969, seduto al tavolo di un bar, l’artista scarabocchiò furiosamente sulle pagine di un giornale e, nel giro di un’ora, diede vita al famoso logo margherita.
WWF, 1961
Nel 1961 Chi-Chi, il primo panda gigante vivente nell’occidente, era considerato un autentico fenomeno allo Zoo di Londra. Chi-Chi infatti portò le persone a scoprire l’importanza della tutela delle specie animali a rischio estinzione. Gerald Watterson, ambientalista e artista, realizzò una serie di bozzetti di panda che il fondatore del WWF Sir Peter Scott sviluppò nella prima versione del logo conosciuto oggi in tutto il mondo, riscuotendo un successo unico.
The Rolling Stones, 1971
La celebre lingua dei Rolling Stones è conosciuta in tutto il mondo: è il 1971 quando l’icona, che rappresenta una delle rock band più longeve e famose del pianeta, viene creata dal giovane John Pasche. Fu lo stesso Mick Jagger a rivolgersi personalmente a Pasche, ventiquattrenne studente all’ultimo anno del Royal College of Art di Londra, e lui seppe immortalare in un simbolo efficacissimo l’essenza della rock band.
London Underground, 1916
Uno dei loghi più conosciuti di sempre che ha fatto la storia del design: merito di Edward Johnston che nel 1916 riprogettò il logo e type del celeberrimo marchio London Underground anni dopo il primo logo disegnato da un autore rimasto anonimo.
Woolmark, 1964
Nel 2011 il mensile inglese Creative Review l’ha persino eletto miglior logo di sempre: Woolmark ha fatto la storia. Nel 1963 l’International Wool Secretariat ha indetto un concorso per il marchio della Pura Lana Vergine e il designer Franco Grignani realizzò un bozzetto: un gomitolo stilizzato, che ricorda certi esercizi d’arte optical sul Nastro di Möbius, che è considerato ancora un’autentica icona.
Coca Cola, 1886
Il celebre logo della Coca-Cola è stato creato in modo piuttosto casuale nel 1886 dal contabile dell’azienda, Frank Mason Robinson, che fece solo alcuni piccoli ritocchi alla scritta, utilizzando come base il carattere Spencerian Script, che in quel tempo, negli Stati Uniti, era fra i più comuni e utilizzati. Il netto contrasto dei colori utilizzati, il rosso per lo sfondo e il bianco per la scritta, rende il marchio inconfondibile e unico, e il rosso, inoltre, rimanda ad un sentimento di energia e vivacità che rispecchia a pieno il brand Coca-Cola.