Papermilk: la prima carta al latte al mondo.

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Latte. Carta. Liquido. Solido. Come si può realizzare un supporto di stampa da una materia prima come il latte?

Questa l’idea di Susanna Bonati, fervente mente creativa e vincitrice del Luxury Packaging Award 2014, presentata alla manifestazione internazionale “Luxe Pack” ormai punto di riferimento per il packaging di lusso.

Ma cosa ha spinto ad un’idea così unica ed originale?

L’intuizione nasce osservando il mondo della moda nel quale sta prendendo sempre più piede l’utilizzo di tessuti a base di fibre di latte. Tessuti che mirano ad assumere valenza cosmetica poichè in grado di rilasciare, grazie alle proprietà del latte, molecole lenitive ed emollienti. Da qui l’analogia con il mondo della stampa e della carta che Susanna conosce bene ( Susanna è direttrice della conosciuta rivista Comunicando). La carta è il tessuto della stampa e conferire a questo supporto caratteristiche tattili, olfattive ed emotive può rappresentare un nuovo modo di concepire la stampa e il packaging.

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Quali sono le proprietà della carta papermilk?

Grazie all’inserimento di fibre di cotone assieme a fibre derivate dal latte , questa carta risulta estremamente piacevole e “calda” al tatto trasmettendo subito un messaggio fortemente emozionale che ti lega all’istinto primario del nutrimento, del tepore materno e della sicurezza. Ad oggi disponibile in nuance rigorosamente bianco latte , è facile intuirne il possibile utilizzo a livello di marketing.

Pensiamo all’utilizzo che se ne può fare per packaging di alto livello cosmetico o per prodotti per bambini, ma anche per comunicazioni eleganti , raffinate e minimal. Nel mondo della comunicazione e del marketing è oggi importante differenziarsi non solo nel messaggio creativo ma anche e soprattutto nel mezzo, non più solo veicolo di comunicazione di un’informazione più o meno efficace, bensì comunicazione stessa dei valori emotivi e intrinsechi al supporto stesso.

Mi è impossibile non citare Marshall McLuhan nella sua celebre: “il medium è il messaggio”. Ogni mezzo di comunicazione aggiunge alla comunicazione stessa qualcosa influendo sul modo in cui quel messaggio verrà esperito dall’utente. Così una comunicazione stampata sulla papermilk non potrà far altro che convogliarci , al di là del messaggio grafico, calore, emozione, sicurezza. Dovranno ben tenere a mente queste implicazioni i creativi e gli art director che ne faranno uso per le loro campgane di comunicazione, cercando di mirare bene il target al fine di creare una comunicazione realmente efficace.

 

 

A cura di Lara Gensini

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