In tutto il mondo esistono persone che combattono quotidianamente con la dislessia, che con una semplificazione può essere definita come una patologica difficoltà nella lettura e di conseguenza nell’apprendimento tramite testi scritti. Le persone che sono affette da questo disturbo sono spesso individui brillanti, in grado di pensare in modi non convenzionali (‘out of the box’, come si dice), ma a causa delle loro difficoltà di lettura sono spesso incompresi e trattati con un atteggiamento di sufficienza.
Cosa c’entra la tipografia? Online è stato lanciato (tramite il popolare sito di crowdfounding Kickstarter) un progetto che tramite la tipografia vuole sensibilizzare sulle difficoltà quotidiane che i malati di dislessia sono costretti ad affrontare. In effetti, in merito a questa patologia molto diffusa a livello planetario, molto è stato fatto per fornire strumenti volti a migliorare l’apprendimento, ma molto poco per dare a tutti coloro che circondano i dislessici una percezione di quello che significa essere affetti da questo disturbo dell’apprendimento.
In questo contesto l’inglese Sam Barclay con il progetto I wonder what it’s like to be dyslexic ha realizzato un’opera di tipografia che si propone di fornire al lettore un’idea di come ci si sente ad essere dislessici. Naturalmente si tratta solo di un’approssimazione, ma basata su approfonditi studi neurologici e test della percezione, e che grazie all’idea innovativa (e alla raffinatezza del design tipografico che la sostiene) ha raggiunto in breve tempo il target di budget necessario alla realizzazione del libro.
Nella galleria fotografica è possibile ammirare la perizia con la quale l’autore si è servito della tipografia per rappresentare in forma non convenzionale le conseguenze di un disturbo dell’apprendimento diffuso in tutto il mondo come la dislessia.
Di seguito il link alla pagina di Kickstarter dedicata al progetto: https://www.kickstarter.com/projects/1150582455/i-wonder-what-its-like-to-be-dyslexic
A cura di Lara Gensini
