Arte e Litografia nella mostra all’Ara Pacis su Toulouse Lautrec.

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Fino all’8 Maggio è possibile visitare all’Ara Pacis di Roma la mostra sul famoso pittore francese Toulouse Lautrec, con ben 170 opere esposte tra disegni e schizzi preparatori, manifesti e dipinti.

Le opere arrivano direttamente dal Museo delle Belle Arti di Budapest e sono una raccolta significativa dell’attività artistica e lavorativa del giovane Lautrec, morto prematuramente a 36 anni. Pittore francese del tardo ottocento, Lautrec fu un importante esponente della corrente artistica del post- impressionismo nonchè litografo. Vicino al mondo dello spettacolo parigino ne ha saputo interpretare l’atmosfera burlesca e provocatoria come nei celebri manifesti del Moulin Rouge o nei dipinti raffiguranti famose ballerine ma anche donne di compagnia.

Lautrec frequentava infatti assiduamente i bordelli e le case chiuse dell’epoca, le famose “Maisons”. L’artista amava ritrarne gli aspetti non solo goderecci ma anche di vita quotidiana, intima e femminile. Forse questi sono i ritratti e i dipinti più celebri del pittore che hanno saputo fotografare la realtà parigina dell’epoca facendocene assaporare lo spirito carnevalesco. Durante la sua carriera artistica, Toulouse ha dovuto collaborare a stretto contatto con tutte quelle figure artigiane in grado di riprodurre in serie i suoi lavori, per creare i manifesti degli spettacoli che sarebbero poi stati affissi per tutta la città.

La tecnologia di stampa principale era allora la litografia (dal greco letteralmente: scrivere su pietra) e Lautrec ne divenne un abile conoscitore. La tecnica di stampa consisteva nel disegnare o dipingere su pietre (lastre) per poi imprimere in più fasi il disegno su carta, creando una catena di impressione che rendeva possibile la produzione di serie di manifesti abbastanza consistenti. L’artista volle conoscere fino in fondo le possibilità artistiche di questa tecnica studiandone il funzionamento e capendone i meccanismi, in questo modo riusciva a sfruttarne a pieno le potenzialità per creare giochi di colore, prospettive ed ombre che andranno poi a caratterizzare tutti i suoi lavori, da alcuni definiti “caricaturali”.

Consiglio a tutti gli amanti dell’arte e del mondo della stampa , di visitare la mostra che ben mette in luce questo aspetto tecnico e produttivo che soggiace alla creazione dell’artefatto artistico e che ne diviene quasi parte, influenzandolo nell’espressione grafica.

 

 

 

 

 

 

 

 

A cura di Lara Gensini

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