Palloni aerostatici e mongolfiere come strumenti pubblicitari.

Il 19Luftballong ottobre 1783 a Parigi due giovani meglio conosciuti come Joseph-Michel e Jacques-Étienne Montgolfier riescono a far volare la prima mongolfiera, per come la intendiamo in senso moderno.

Meraviglioso simbolo di libertà ed anelo all’infinito, la mongolfiera è stata simbolo di viaggio, esplorazione,volo, fino ad arrivare a scaturire vere e proprie passioni anche grafiche.

Eh sì, le mongolfiere sono comunque oggetti stampati. Pensiamo ai grandi raduni di mongolfiere che si tengono ormai da anni in tutto il mondo, parteciparvi è un’esperienza unica per gli occhi e per lo spirito. Il cielo si riempie di colori e l’anima sembra sfiorare il cielo.

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Ed è qui che gioca un ruolo fondamentale anche la grafica della mongolfiera, spesso coloratissima ed astratta in grado di far volare lontano  la fantasia. Ma oggi la mongolfiera è diventata anche strumento di marketing ed advertising assieme ai sui “figli” più piccoli, ovvero i palloni aerostatici, declinati nelle più varie forme.

Grandi marchi ed aziende che possono permettersi un budget notevole ideano vere e proprie mongolfiere dedicate al proprio prodotto, brand minori ma comunque con disponibilità di un certo tenore puntano sui classici palloni aerostatici marchiati dal proprio logo e spesso bicolori. Efficaci nella comunicazione poichè in grado di catturare subito l’attenzione del passeggero soprattutto a grandi distanze e dunque con un raggio d’azione amplio e potente. Efficaci sì ma forse un pò noiosi e poco creativi.

Molto creativi invece sono gli aerostati dedicati ad allestimenti personalizzati e a breve scadenza, come lo sono ad esempio i punti vendita o informativi  che troviamo nei grandi centri urbani e di raccoglimento. Qui le agenzie creative e di comunicazione possono sbizzarrirsi e giocare nelle forme, ed ecco che possiamo incontrare mentre passeggiamo un cono gelato di 2 metri o una lattina di Coca cola gigante.

Attenzione però all’utilizzo di questi strumenti di comunicazione: gli aerostati contengono comunque gas infiammabili ed è necessario ottenere una serie di approvazioni e permessi prima di poterli installare , soprattutto in luoghi pubblici.

 

 

 

 

 

A cura di Lara Gensini

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