Sono trascorsi oltre trent’anni dall’uscita sul mercato del primo modello di Macintosh e da allora, Apple ha rivoluzionato non solo il mondo della tecnologia, ma anche quello della pubblicità.
Andre oltre la creazione di prodotti innovativi e promuovere determinati valori: questo è stato ciò che ha da sempre contraddistinto Apple rispetto ad ogni altro competitor. Chi possiede un Macintosh, un iPhone o un iPad, non li ha infatti scelti solo per le prestazioni tecnologiche ma anche per i valori che rappresentano. Tutto ciò è dovuto in parte grazie alle pubblicità che l’azienda californiana ha creato nel corso della sua storia: da sempre rivoluzionarie e controcorrente.
Sono diversi, infatti, gli spot Apple che hanno cambiato il mondo della pubblicità, primo tra tutti il celebre 1984, con cui il brand ha lanciato il suo primo modello di Macintosh.
1984, Apple ha cambiato la storia con uno spot televisivo
Un lancio che ha suscitato scalpore in tutto il mondo: sfruttando un momento cruciale come quello del Super Bowl, l’azienda di Steve Jobs aveva deciso di entrare nelle case di tutti gli statunitensi. Durante una pausa della partita, infatti, andò in onda lo spot ispirato alle atmosfere di Orwell e diretto da Ridley Scott. In un mondo grigio e freddo, in cui le persone sembrano inanimate davanti ad uno schermo, arriva una donna che con un martello causa una forte esplosione, lasciando tutti i presenti a bocca aperta. Il colpo della giovane atleta aveva risvegliato tutte le persone, fino ad allora immerse in una sorta di incubo. Ill claim finale ha sancito l’efficacia definitiva dello spot: una voce fuori campo affermava che il 1984, non sarebbe stato come il 1984 descritto da Orwell.
Lanciando il suo nuovo prodotto, Apple avrebbe “liberato” la società e introdotto una novità assoluta. Questa fu una delle pubblicità più discusse, ma anche più apprezzate della storia. Con un costo di 900mila dollari per la sua realizzazione, l’azienda riuscì a travolgere gli spettatori, creando quei frame che sarebbero diventati lo spot del decennio 1980. Questa pubblicità Apple venne pubblicata una sola volta: dopo quel momento non andò mai più in onda.
Think Different, uno slogan e uno stile di vita
Un’altra pubblicità che cambiò la storia, fu quella ideata nel 1997 dall’agenzia pubblicitaria TBWA\Chiat\Day di Los Angeles, per conto di Apple. Dopo il rientro in azienda di Steve Jobs, fu creato questo spot rivoluzionario che diede vita allo slogan conosciuto tutt’oggi: “Think Different”.
Nel video appaiono numerose celebrità storiche, da Gandhi a Martin Luther King, passando per Einstein e John Lennon, mentre una voce fuori campo (doppiata in italiano da Dario Fo), narrava della loro genialità, di come avessero cambiato il mondo e di come questo fosse avvenuto proprio perché pensavano “fuori dal coro”. Al termine dello spot, compariva una schermata nera con la scritta “Think Different”: Apple incitava quindi ad uscire dai canoni conosciuti, a percorrere strade inesplorate proprio come avevano fatto tutte le personalità del video e come ha sempre fatto anche l’azienda di Cupertino. Proprio per merito di questo spot, i valori dell’azienda sono diventati più forti che mai.
Get a Mac: minimalismo e ironia
La campagna pubblicitaria “Get a Mac” è stata un’altra pietra miliare che ha rivoluzionato il mondo della pubblicità, segnando un altro punto a favore di Apple. Si tratta di una serie di micro spot focalizzati sul minimalismo e sull’ironia. Niente scenografie o immagini rivoluzionarie: solamente uno sfondo bianco sul quale i due protagonisti interagivano tra di loro. Il primo protagonista era vestito con un completo composto da giacca e cravatta, e rappresenta il PC: infatti si presentava all’inizio di ogni video con la frase “ciao, io sono un PC”. L’altro invece, più giovane, indossava abiti casual e rappresentava un MAC.
La campagna è andata in onda in Nord America, Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e Giappone, creando una serie seguita dal pubblico con assiduità. Si trattava di una sorta di sitcom breve, in cui i due protagonisti riuscivano sempre a strappare un sorriso, ovviamente valorizzando le doti e i valori di Apple, ma mai in modo eccessivo. Anche in questo caso, l’azienda californiana ha dimostrato che per fare la differenza bastavano poche parole.