Neil Dawson è uno scultore neozelandese non proprio convenzionale. Le sue opere sono infatti vere e proprie installazioni che interagiscono con il paesaggio e gli elementi architettonici.
Le sue sculture più famose e che stanno facendo il giro del web, sono quelle che sembrano uscire da un Cartoon, utilizzando ferro e alluminio Neil “costruisce” strutture giganti che ricalcano disegni fatti a mano libera. Il risultato è un vero e proprio mismatching ottico che fa rimbalzare la nostra mente tra la realtà e la fantasia.
Dando un’occhiata sbrigativa a queste immagini vi sembrerà che siano state ritoccate dal sapiente utilizzo di photoshop ed è proprio questo l’intento dell’artista, creare un dualismo tra il mondo reale e il disegno, tra la leggerezza di un foglio trasportato dal vento (Horizons, 1994, The Farm, Kaipara, New Zealand) e la pesantezza e rigidità del materiale con cui è stato creato.
Esprime bene il concetto un’altra celebre installazione sospesa (Neil utilizza fili e cavi invisibili per mantenere le sue opere fluttuanti) è Ripples del 1987 , si tratta della rappresentazione dell’effetto di una goccia nell’acqua…..ma in cielo! Straordinario.
A cura di Lara Gensini