A tutti è capitato di fare sogni surreali, immaginare scenari improbabili avendo il sentore di vivere emozioni particolari, contorte, che ci lasciano una sensazione inconsueta al nostro risveglio.
Jee Young Lee, è un’artista coreana che dal 2007 mette in scena il suo mondo onirico assieme alle sue paure e sensazioni più recondite. Per settimane e anche mesi si dedica alla preparazione di scenografie in grado di raccontare in tutti i loro dettagli e con dovizia di particolari, la propria interiorità mescolando paure, ricordi e fantasia in un connubio surreale che dà forma e vita all’interiorità.
Le sue opere prendono vita in uno studio di soli 3×6 metri, ed in tutte Jee è sempre presente ma fotografata di spalle, questo per far percepire il desiderio di ricerca di sè stessi che l’artista opera ogni volta che dà origine a quelle che sono vere e proprie performance.
Penserete che queste immagini siano state ritoccate con photoshop ma non è così. Jee realizza i suoi mondi immaginifici con cura maniacale sapendo che un solo scatto li dovrà trasformare in realtà, in forme vive, concrete. Nell’arte di Jee c’è un senso di catarsi, un desiderio di mettere in scena le proprie angosce per vincerle e in questo modo superarle. Un vero e proprio esorcismo del proprio inconscio che si manifesta al conscio.
A cura di Lara Gensini
