Insegne e segnaletiche sono sistemi di comunicazione non banali, degni invece di nota e studio. Siamo abituati a vederli continuamente in tutti gli ambienti e nelle nostre attività quotidiane, talmente abituati da averli oramai assimilati come parte integrante del nostro sistema informativo e della nostra società.
Ma da dove arriva questa invenzione? Questo codice grafico in grado di trasmettere efficacemente un messaggio comunicativo trasversalmente?
Già negli antichi egizi e in alcune comunità di indios possiamo trovare un ampio utilizzo dei pittogrammi associati ad altri sistemi di scrittura e comunicazione. I pittogrammi sono gli antenati degli ideogrammi o delle icone, essi sono nient’altro che il disegno di oggetti che assumono a volte valore significativo aderente alla realtà a volte valore astratto (concetto).
Alcuni esempi dei nostri cugini antenati ci chiariranno meglio le idee:
Su questa base si sviluppa la comunicazione segnaletica che è a mio avviso la perfetta realizzazione del concetto di comunicazione, inteso non solo come la trasmissione di un messaggio ad un ricevente bensì la comprensione del messaggio stesso da parte del ricevente. La potenza del messaggio è già nel disegno grafico che trasmette il significato a tutti, al di là di variazioni di genere, età e appartenenza culturale. Una vera bomba della comunicazione!
Vediamo qualche esempio moderno:
Anche le insegne hanno un potente dovere comunicativo ma traslato su un obiettivo di comunicazione commerciale, spesso capita di vedere commistioni di insegne e segnaletiche che comunicano nello stesso momento informazioni sociali ed informazioni commerciali , un bel tentativo di fare marketing.
Le insegne principalmente devono presentare in maniera immediata ed efficace l’identità dell’attività di riferimento utilizzando colori e giochi di luce (ricordiamo i neon, non ancora estinti per fortuna). Si gioca molto anche sui supporti, dal classico forex al dibond per i più “concreti”, dal plexiglass opalino o trasparent al banner in backlite per retroilluminazione per i più “estrosi” .
Tante soluzioni ed un unico obiettivo: comunicare , comunicare,comunicare. Attenti però: se il messaggio non viene ben compreso da tutti la comunicazione può dirsi fallita!
A cura di Lara Gensini
