Le “Bibliocabine”. Convertire luoghi abbandonati per ospitare cultura e condivisione.

biblio

Un giorno in redazione. Oggi il Blog di Minimegaprint ospita una giovane studentessa del Liceo nell’ambito del progetto scuola/lavoro. Cosmina è stata messa alla prova realizzando per la prima volta un post per il Blog e ha deciso di condividere con noi l’esperienza delle “Bibliocabine”, un interessante progetto culturale ed educativo, semplice ma per questo di grande effetto.

 

Questi libri sono liberi di: essere letti in piazza, essere scambiati con un altro libro, venire via con te e poi tornare, andarsene per sempre e poi cambiare luogo”.

Arriva in alcuni comuni italiani la novità delle cabine telefoniche trasformate in librerie. L’idea nasce dall’iniziativa di un piccolo comune italiano  della provincia di Imperia in Liguria. Apricale è considerato il paese delle favole,  è proprio qui che è stato installato in piazza vicino alla chiesa, un cosiddetto “armadio-libreria” . Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Comune e la Biblioteca di Apricale, è nato per incentivare la lettura, soprattutto fra i più giovani. biblio2All’interno dell’armadio-libreria sono presenti testi in italiano, francese, inglese, tedesco e olandese. Sui ripiani dell’armadio appoggiano ora decine di libri che potranno essere prelevati,  letti e riconsegnati . I più generosi , potranno magari  portarci anche libri vecchi, doppioni ritrovati in casa o pubblicazioni che non interessano più, per permettere alla biblioteca di arricchirsi di nuovi testi.

 

 L’idea è stata riproposta anche da Francesca Bianchi, una scrittrice di libri per bambini, nel comune di Massa , dove grazie alla collaborazione di un’associazione di volontari una vecchia cabina telefonica della Telecom è stata trasformata in libreria. Nella cabina sono state inserite men sole dove ora appoggiano libri da prendere e consegnare gratuitamente.


Un altro esempio di Bibliocabina si trova nella regione Lazio , nel parco giochi di Torresina ed è stata inaugurata dal comitato del comune insieme alle associazioni H2 ,Scaffali ed Alberoandronico. Il legno utilizzato per fare gli scaffali della libreria, il leggio ed un piccolo scivolo di accesso alla cabina sono il frutto di materiale riciclato proveniente dal Nido di piazza Pallotta; ad ospitare i libri ci pensano quattro mensole, mentre un leggio posto al fianco della libreria, internamente alla cabina, offre la possibilità di poter scrivere, lasciare libri e prendere libri per l’infanzia.

E’ giusto aggiungere che iniziative di questo tipo sono state prese in tutto il mondo, soprattutto a Londra dove le  famose cabine telefoniche rosse, ormai in disuso, sono state convertite in piccoli “cultural point”, luoghi di scambio e intercambio dove possono crearsi sinergie educative che nascono dal basso, di tutti e per tutti.

 

A cura di Cosmina Murgoci

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